Prada e Adidas tornano con il secondo drop della loro, discutibilissima, collaborazione all’insegna del paradosso e di un Hype che non funziona già in partenza.
Prada non sta vivendo un momento bellissimo, nessuno lo dice, ma da quando Manuela Pavesi purtroppo è scomparsa, la Signora Prada, che con la Pavesi aveva un legame che andava oltre ogni cosa, è come se si fosse persa, come se non sapesse più che strada prendere e così ha dato vita a collezioni messe in piedi per riempire i negozi e per non farsi sgridare da Bertelli, ceo dell’azienda.
Per rimarginare questa ferita, la Signora ha chiamato il figlio adottivo, Raf Simons, a co-dirigire Prada, concependo una collezione frutto di un dialogo, di una conversazione creativa in itinere. Inutile dire che la collezione ha funzionato, e che ha lanciato le basi per un nuovo modo di vedere, vestire e pensare la moda.
Ora, nel periodo in cui le aziende di moda fanno collaborazioni anche col panettiere di fiducia, ecco che Prada sceglie Adidas, il marchio tedesco (sarà un caso?!?) per una capsule, già al secondo drop, in uscita mercoledì 9 dicembre.
Sulla nota stampa della prima uscita si leggeva che i due brand avrebbero unito le loro forze per dar vita a un nuovo percorso collaborativo con lo scopo di esplorare gli aspetti legati alla tradizione, alla tecnologia e all’innovazione, sfidando le convenzioni attraverso strategie inaspettate.
Ma cerchiamo di capire meglio.
Quando nel settembre 2019 Prada ha presentato due sneakers caratterizzate da una tomaia in maglia attraversata nella sua lunghezza dal logo del brand a contrasto, furono in molti a vedere una somiglianza neanche troppo velata con una delle silhouette simbolo di adidas Originals, la Hu NMD. Quella sneaker fu disponibile per breve tempo in un pop-up di Tokyo e molto presto anche gli sneakerhead più attenti se ne dimenticarono.
Ad un primo sguardo la maison di Miuccia Prada e il brand tedesco non potrebbero sembrare più lontani, sia per gusto che per tipo di pubblico ma un vero punto di contatto potrebbe esistere, e potrebbe trattarsi della sostenibilità.
Parallelamente negli ultimi anni entrambi i marchi hanno infatti riservato sempre maggior attenzione a questa tematica, introducendo azioni concrete nella loro produzione.
Da più di un anno Adidas collabora con l’associazione ambientalista Parley for the Oceans, con cui ha realizzato tre modelli di sneaker sostenibili realizzate con bottiglie di plastica riciclate: UltraBoost Parley, UltraBoost X Parley e UltraBoost Uncaged Parley.
In un solo anno sono state vendute oltre un milione di queste sneaker, e non sono noccioline.
Dal canto suo Prada, dopo aver annunciato nel maggio scorso lo stop all’uso delle pellicce, ha deciso di concentrarsi sul suo tessuto per eccellenza, il nylon: oltre all’impegno ad utilizzare solo nylon rigenerato a partire dal 2021, Miuccia ha presentato Re-Nylon, una capsule composta da sei modelli classici di accessori per l’uomo e la donna tutti eco-friendly e contraddistinti da una reinterpretazione originale del logo del marchio.
Il dialogo tra i due brand è partito proprio da questo terreno comune, cercando di trovare una sintesi equilibrata tra estetiche diverse ma accomunate da una forte attenzione verso le tematiche ambientali. (che noia).
Il secondo comunicato dice invece che nell’immaginario collettivo la vela è uno sport associato a valori precisi e bla bla bla.. così la “nuova” scarpa PRADIDAS, che gira su Instagram da quest’estate mette insieme la scarpa iconica del ’97 legata all’America’s Cup e al ricordo di un team “Challenger” vestito tra il 2005 e il 2007 da Adidas.
Da questa passione verso un’immaginario condiviso in cui entrambi i brand si rispecchiano nasce una sneaker, opinabile, che vuole incarnarne l’essenza e l’eleganza.
A+P LUNA ROSSA 21, ideata e progettata dal team creativo di Prada e Adidas, è un connubio che vuole omaggiare tanto lo sport stesso quanto ogni membro del team velico Luna Rossa Prada Pirelli, che vestirà la sneaker proprio in gara, e ogni consumatore, a cui verrà proposta una versione lifestyle.
Ad ogni modo Miuccia Prada ci ha insegnato che da lei non bisogna mai aspettarsi niente, perché la sua visione sovversiva della moda, della società e del lusso ci ha portato a riflettere su quello che indossiamo nel momento che stiamo vivendo. Forse per questo la collabo con Adidas, arriva come un fulmine a ciel sereno.
Seppur Prada e Adidas (PARE) abbiano molte cose in comune, non sono del tutto convinto su questa “unione” vuoi perché Prada per me rappresenta l’inarrivabile, o forse perché Adidas, nonostante abbia una storia e un archivio immenso, per me rimane una tuta a righe.
Ad ogni modo, trovate A+P LUNA ROSSA 21 a partire dal 9 dicembre 2020 presso le boutique Prada, i flagship store adidas e selezionati rivenditori in tutto il mondo. La gamma è disponibile anche sui siti Prada e adidas.